domenica 11 maggio 2008

Un caro saluto

Carissimi (ma carissimi a chi? visto che le visite a questo blog sono ormai ridotte a zero..), dopo mesi di assenza dovuti a pigrizia nello scrivere, malumori e momenti difficili, vorrei congedarmi dal web scrivendo un ultimo post in questo blog.

Onestamente devo ammettere che l'esperienza di gestire questo sito mi è piaciuta (parlo del periodo di 'costanza' che ho mantenuto) e l'ho trovata davvero interessante.

Sto attraversando un periodo particolare e la mia vita è cambiata dopo 10 anni dall'ultimo cambiamento direzionale. Ho intrapreso forzatamente e non una nuova strada e voglio percorrerla lasciandomi alle spalle tutto il 'vecchio'.

Ho pensato di eliminare il blog (se si può fare) o di eliminarne i post, ma poi mi sono detta perché mai? Dopotutto sono stati la descrizione di un momento della ma vita, una testimonianza di qualcosa che ho fatto. Indipendentemente dal fatto che può essere stata un'esperienza di poco spessore o del più elevato.

Sono sicura che accedendo a questo blog fra qualche anno, mi farò quattro risate o ne sorriderò con tenerezza.

Mi congedo e spero di avere la fermezza di farlo da una vita fatta di rinunce e di mettermi da parte, fatta di momenti piacevoli ma di altrettante insoddisfazioni.

Non voglio ringraziare nessuno, nessuno che mi ha accompagnato in questo percorso.
Non mi sento nemmeno di chiedere scusa a nessuno, anzi, un sentito 'vaffanculo' specialmente alla cara 'amica' (ah ah) Maria Luisa C. , alla 'prostituta' Carmela C. e a tutte quelle altre persone che si sono avvicinate a me senza interesse o solo per avere un tornaconto personale (vedi colleghi, ex colleghi e co.) e che la giustizia divina possa fare il suo lavoro... anche se non in questa vita!

Troppo anni impiegati a pensare agli altri, a quello che potevano pensare gli altri etc etc.

Ora, ricomincio da me!

Hola a todos!

mercoledì 17 ottobre 2007

Primo ponte invernale

C'è chi in questi giorni sta pianificando cosa fare nel ponte di inizio Novembre.
Sicuramente molti aggiungeranno qualcuno dei giorni precedenti il 1° del mese e partiranno per week end enogastronomici, visite ad una delle capitali europee, soggiorni termali in alcune rinomate località italiane.

Ma io batto tutti, in quanto ad originalità!
Ho pianificato un bell' 'interventino' soft, che mi terrà felicemente impegnata e 'dolorante' per qualche giorno...

Per chi è amante dell'horror o per chi ha un grande interesse scientifico, invito tutti a fare conoscenza di quello che farò...APICECTOMIA parte 1A e parte 2A
Evviva!!

P.S:
x Fabio, ti rompo le ossa se mi rovini!
x Manu, non farlo arrabbiare la sera prima e mandalo a letto presto che deve essere fresco e riposato per la mattina dopo
x me: mi sto cagando addossoooo

lunedì 8 ottobre 2007

Paciarella....grazie di esistere!


Ingredienti

1 lt di latte,

50 gr di burro,

200 gr di zucchero

(anche meno perché la

torta è più buona se un po’ amara),

1 bustina di vaniglia,

100 gr di cacao amaro,

200 gr di biscotti secchi,

150 gr di cioccolato

fondente,

200 gr di pan d’anice,

una pagnotta a pasta dura,

una manciata di pinoli,

100 gr di uvetta,

100 gr di cedro.


Preparazione

Rompete i biscotti, il pane, il pan d’anice.

Grattugiate il cioccolato e immergete il tutto nel latte tiepido.

Unite all’impasto il cedro, l’uvetta, i pinoli, lo zucchero, la vaniglia,

il cacao e il burro, precedentemente sciolto.

Amalgamate bene e lasciate riposare;

a impasto ottenuto trasferite il tutto in una tortiera imburrata.

Fate cuocere per circa 40 minuti nel forno a 200 gradi.

Buon appetito!


lunedì 1 ottobre 2007

W l'A4!!

Ovviamente il titolo vuole essere auto ironico e decretare ciò che l'utente medio (o meglio il pirla che tutte le mattina trascorre 1 ora o più in colonna) non dirà mai.
Oggi è il giorno Zero, ovvero stamane è stata inaugurata l'apertura della 4a corsia nel tratto Milano Est-Bergamo.
Non sono testimone di ciò che normalmente accade nel tratto Agrate-Bergamo, ma so che nel successivo non cambierà assolutamente nulla..

  • Sta già portando benefici al traffico congestionato di questi anni?
  • Ne porterà?
Non facciamoci queste domande.
Percorriamo quei pochi chilometri ampliati (il cui costo è spropositato e che..diciamolo piano...stiamo pagando) con la solita rassegnazione che ci accompagna ogni giorno, non facciamoci prendere dal panico, dai nervosismi e passiamoli come sempre a leggere il giornale (delafluente potrebbe uccidermi per questa affermazione..), a truccarci (pure), a parlare al cellulare con amici o col capo che martella alle 8.00 del mattino, a dormire (vedi muratori Bergamaschi in 4 nei loro furgoncini...per certi versi, per certi ho detto, li invidio!) o ad ascoltare la radio.
Ed è proprio stamattina che nel sentire Radio Reporter qualcuno ha detto: ma oggi? caselli gratis nel tratto Milano-Bergamo?

Ma va...va...!

sabato 1 settembre 2007

48 hours later



Valigia disfatta, lavatrici fatte e panni stesi, frigorifero riempito, gatti rifocillati.
A 48 ore dal ritorno dall'Uzbekistan, ho ripreso perfettamente le mie facoltà mentali e lo stato d'animo di sempre: mi appresto così a fare rientro in ufficio lunedì (no, no, no!!!!).
Dall'Uzbekistan ho portato a casa:
-un paio di orecchini di oro rosso (via dell'oro...)
-4 sciarpe di seta (via della seta...)
-3 berretti ricamati (via del cotone)
-un'irritazione gastrointestinale (via della m...a)
A parte quest'ultimo aspetto, che mi costringe tuttora a digiunare dai crampi e che spero di domare il prima possibile, la vacanza è andata bene.
Diciamo che, a differenza di altri viaggi fatti, quello in Uzbekistan è sicuramente quello che mi ha entusiasmato di meno. I motivi sono principalmente due:
  • Il gruppo: nonostante non ci sia stato nessun rompiballe fra le 13 persone con cui ho fatto questo viaggio, nonostante per tutti i 14 giorni non abbiamo avuto nemmeno uno 'scazzo' e l'atmosfera è rimasta sempre serena e cordiale, non c'è nemmeno stato nessuno con cui ho stabilito un'intesa particolare o che mi abbia particolarmente colpito, esaltato, incuriosito. Nessuna amicizia che valga la pena di coltivare, a parte i contatti con Shira, la guida Uzbeka, 34enne simpaticissima e moderna che spero presto di rivedere..
Dominate da un gruppo di intellettualoidi, o meglio 'tuttologi' accaniti, le discussioni
vertevano sempre (e quando dico 'sempre' intendo 'sempre sempre) intorno a temi di
politica, economia, attualità, cronaca e chi più ne ha più ne metta tanto che, estremamente
annoiata e a volte esasperata dal fatto che davvero non si parlasse mai del più e del meno,
ma che il mantenimento dell'altezzosità di certe persone c'è sempre stato, mi sono chiusa in
un mutismo totale, totalmente disinteressata dai loro discorsi. Diciamo che per la prima
volta in vita mia, non avevo ne voglia di sentire quello che queste persone dicevano, ne di
sforzarmi a fare conversazione...ho risparmiato la voce, anche se mi sento comunque
impoverita da questa 'mancanza' di rapporto interpersonale...
  • Troppe aspettative sui luoghi da visitare: mi immaginavo panorami mozzafiato, monumenti e moschee imponenti invece il territorio è totalmente desertico (deserto roccioso, centinaia e centinaia di chilometri masticati in un incessante costanza paesaggistica, terra-terra-terra e ancora terra), solo alcune lingue di verde, che il lavoro di convogliamento acque fatto dall'uomo ha creato, e in cui viene coltivato il COTONE!
Per quanto riguarda l'urbanistica diciamo che il paese è totalmente sconvolto dai
mutamenti storici e di civiltà che si sono susseguiti: prima Gengis Khan-poi Tamerlano-poi la dominazione Sovietica. E' quest'ultima che ha fatto i maggiori danni.
Nei piccoli paesi le case sono fatte di mattoni essiccati e cementati con fango, mentre nelle città ci sono interi edifici degradati, condomini uguali, dall'intonaco scrostato, finestroni rovinati, giardini e recinzioni inesistenti...una atrocità a vedersi. Tutto sembra abbandonato e spesso lo è.
Dopo il 1990 e l'indipendenza del paese dall'U.R.S.S, la popolazione si è trovata in crisi
totale, per l'incapacità di gestire attività commerciali, trasporti e qualsiasi altra attività
imprenditoriale ed organizzativa, in quanto precedentemente gestite dai russi. I nuovi
confini territoriali con le repubbliche vicine (Kazakistan-Tagikistan-Turkmenistan..), che prima
non c'erano, hanno creato problemi nei trasporti e negli scambi di merci, nonché nei rapporti
interculturali che prima non esistevano: famiglie di Tagiki residenti in Uzbekistan, ora per le
difficoltà doganali, il costo dei visti consolari, non possono più permettersi di uscire dai
confini e sono 20 anni che non vanno a trovare i loro parenti in Tagikistan e viceversa..
Le cose più semplici sono diventate impossibili per un popolo di contadini e di pastori. Se si considera ad esempio che i bottoni venivano dal Kazakistan, le cerniere dal Tagikistan, il filo per cucire dal Turkmenistan e il cotone dall'Uzbekistan, si può capire come un'operazione banale come l'acquisto dei materiali (prima gestito dai russi) e il cucire una camicia erano attività che gli uzbeki non erano in grado di fare da soli..
Alcuni russi sono rimasti nel paese per gestire molti di questi traffici ed ancora vivono li.

La 'razza'uzbeka non esiste. La popolazione e i tratti etnici sono diversissimi: molte persone
hanno spiccati tratti mongoli e occhi a mandorla, altri lineamenti tipici degli slavi e
carnagioni chiare, altri ancora hanno la pelle più ambrata e occhi scuri o verdi come molti
afgani, se discendono da Alessandro Magno. Questa diversità colpisce più di ogni altra cosa.

Abituati a 70 anni di dominazione sovietica, in cui ogni forma di religione è stata repressa e l'ateismo esaltato, l'ISLAM è poco pronunciato. Ovvero, la maggioranza della popolazione si proclama musulmana, ma solo il 30% è praticante (percentuale che varia poi molto da città a città, ma comunque in aumento...). Rarissime le donne con il velo così come, ci è stato
detto, le persone che pregano 5 volte al giorno o che rispettano il Ramadan.

La posizione della donna nella scala sociale ed all'interno della famiglia invece, come in molte parti del mondo, è al limite della sopportazione. E qui mi fermo, perché occorrerebbero ore
per parlare della schiavitù dovuta al matrimonio, al marito, alle usanze, ai parenti, alla vita, ai figli, al lavoro...).

Bellissime le moschee, anche se molte distrutte dai russi (che hanno davvero raso al suolo
intere madrasse cioè le scuole coraniche, minareti, mausolei, monumenti etc) e dai
terremoti. Come ogni paese islamico le cupole sono interamente azzurre mentre i rivestimenti
esterni sono costituiti da mosaici di ceramica blu, azzurra e verdina....uno spettacolo! Altre sono invece non restaurate, piene di crepe, in declino....

Gli alberghetti in cui siamo stati, sono risultati sempre molto puliti ed accoglienti.
Capitolo a parte, per descrivere il sistema fognario...inesistente...ma al di fuori dell'Europa, credo ormai che tutto il mondo è paese!

L'artigianato si aggira intorno alla produzione di oggetti di legno, come i leggii, tipici di Khiva, la fabbricazione della seta, proveniente dalla valle di Fergana, il mercato dell'oro, di Bukhara, la vendita di miniature, la tessitura di tappeti e dei 'susanet', tessuti di cotone ricamato, che si trovavano ovunque. Niente di particolarmente 'bello', perlomeno ai miei occhi, degno di essere portato in Italia. Essendo stata intensa via di scambi e traffici (via dell'oro, via della seta, via degli schiavi), fra Europa, Cina, India, Persia per secoli e secoli, in Uzbekistan si trovano oggetti che si possono trovare in altre parti del mondo e che, per questo motivo, perdono di attrattiva.

Il viaggio (14 giorni) si è svolto totalmente senza inconvenienti, a parte qualche problema aeroportuale (ritardi e coincidenze perse), ma all'ordine del giorno. Nessuno di noi è 'caduto malato' anche se si faceva a gara nel correre di più al bagno...., nessun problema durante i trasferimenti, i pernottamenti, le prenotazioni, le visite ai luoghi (anche se queste le facevamo sempre fra le 12.00 e le 14.00 ovvero in orario non ottimale, per il caldo e la temperatura...).

Prima tappa è stata Khiva, piccola cittadina racchiusa interamente da mura, ricostruita e perfettamente tenuta, ma non abitata dalla popolazione (meta turistica), seguita da Nukos, città sovietica degna di interesse per il museo Savistsky, in cui sono racchiuse opere pittoriche 'vietate' durante il periodo sovietico, ma miracolosamente sfuggite a tale controllo. Trascorsa poi una notte in pieno deserto, per ammirare delle vecchie 'fortezze' ad Aiaz Kala, in cui abbiamo dormito nelle Yurte (tipiche tende mongole, attrezzate di tutto e super comode!) ed ammirato le stelle..., siamo poi giunti a Bukhara, piena di moschee, minareti, madrasse e brulicante di attività e commerci, per poi trascorrere un'altra notte in pieno deserto a Nurata, ancora yurte, stelle e..tanta vodka, accompagnate da conversazioni intorno al fuoco con i russi che gestivano il posto, totalmente ubriachi....che spettacolo!). Trottando trottando, e con canzone di Vecchioni in sotto fondo, siamo arrivati finalmente a Samarcanda, città 'moderna', la cui vera bellezza monumentale è costituita dalla piazza del Registan: qui abbiamo assistito per ben 3 serate al Festival della Musica Asiatica Tradizionale, che emozione sentire i suoni provenienti da strumenti sconosciuti ed interpretati da musicisti di varie nazionalità. Grandissimi i Kazaki che hanno aperto la prima serata....Infine abbiamo trascorso una giornata nella capitale Tashkent, anch'essa moderna; degna di nota la metropolitana, che ricalcando lo stile moscovita, mostra bellezze architettoniche diverse ad ogni stazione..

L'alimentazione uzbeka è molto equilibrata: uova, carne, formaggi, riso ma soprattutto tantissimissima frutta e verdura. Mai mangiati così tanti meloni ed angurie e così dolci e succosi.

Di questo viaggio mi rimarrà il ricordo di Shira, dei suoi racconti e delle sue opinioni e della sua 'forza' di donna in contrapposizione alle costrizioni dovute alla tradizione e alle limitazioni religiose del suo paese; ma rimarrà anche il ricordo dei suonatori di mandolini intorno al fuoco, la pelle d'oca al sentire le note suonate al Registan e la frescura della notte, i visi della gente, i sorrisi compiaciuti, gli sguardi incuriositi ed il calore, tanto calore umano, gesti di generosità ormai persi e caduti in disuso altrove, fra le persone che abitano questo mondo.

giovedì 16 agosto 2007

Meno 24

A quasi 24 ore dalla partenza per l'Uzbekistan, il mio stato d'animo è agitato come prima di ogni partenza di questo genere.
Succede sempre. Si alternano prima sensazioni di curiosità, entusiasmo, per poi lasciare spazio solo a dubbi, timori e insicurezze.
Ecco allora riaffiorare le paure più ancestrali:

-il volo che precipita,
-i bagagli che non arrivano a destinazione (li sarei davvero fottuta, considerando che ci sposteremo subito con un volo interno e che di giorno in giorno cambieremo meta..)
-prendere un'intossicazione alimentare o ammalarmi di chissà che cosa...(se dovessi fare l'elenco delle medicine che ho portato c'è da ridere...ma sono davvero ipocondriaca!)
-paura di non reggere i ritmi, gli spostamenti, le persone...(è capitato ad una donna che viaggiava con noi in Mali...a metà viaggio è crollata, non sopportava più il clima e i compagni di viaggio..era completamente alienata...si è trascinata in modo disastroso fino al ritorno!)

ma so che tutto ciò scomparirà non appena metterò piede a Malpensa.

Li, mi assalirà subito la voglia di scoprire, il bisogno di conoscere e l'impazienza di vedere!
Ecco che mi attaccherò come una cozza ai nuovi compagni di viaggio, desiderosa di scoprire cosa fanno nella vita, che esperienze hanno vissuto e che paesi hanno visitato!
Passerò ore a chiacchierare, dimenticandomi che,, viaggiando di notte forse sia il caso di fare un pisolino...

Comunque, nonostante ieri sera ho perso al supermercato la tanto studiata 'lista delle cose da inserire in valigia' e l'ho dovuta ricostruire in meno di un'ora (che panico!), credo di aver considerato tutto:
-intimo-pantaloni-magliette-pigiama-scarpe-sandali
-cuscino gonfiabile-saccolenzuolo-federa
-foulard antisabbia
-deodorante (ce ne sarà bisogno visto che ci sono 39°C)-crema-docciashampoo
-pila (per vedere le fortezze di notte..)
-costume (ma dove si farà il bagno se non c'è il mare?)
-saponetta-dentifricio-spazzolino-filo interdentale (in caso mi rimanga un pezzo di carne di montone fra i denti)
-kit salvavita: medicine+salviettine+borraccia+igienizzante mani+carta igienica
-mollette e filo per stendere-sapone per lavare
-macchina fotografica-rullini
-stizze e accendino
-soldi-passaporto-fotocopie passaporto
-caramelle-cicche
-adattatore-caricabatterie
-coltellino-sacchetti
-libri-notes per impressioni di viaggio (di solito torna immacolato...sono analfabeta)

Ettore e Sofia saranno in balia di:
-Arnalda (e qui c'è da non dormire la notte...li chiuderà inavvertitamente fuori di casa)
-Manuela (speriamo si ricordi di venire tutti i giorni a dar loro da mangiare....e non li faccia uscire sul balcone)
-Germana (qui sono in una botte de ferro....peccato che c'è solo dal 24...)
poveri piccoli, chissà se mi riconosceranno al ritorno...
Spero solo non mi riempiano troppo la casa di merda....

lunedì 30 luglio 2007

Delafluente

Delafluente è un caro ragazzo che saltuariamente viene a visitare il mio blog.
Purtroppo è molto timido o ama creare 'suspance' e curiosità, tanto da decidere di non firmarsi, ma usando un grazioso pseudonimo.
Sono sicura che ci conosciamo, anzi, da alcuni termini o aggettivi che usa, credo di averlo individuato...
Per privacy purtroppo non posso rivelare il suo vero nome: posso solo dire che fa parte degli 'amici', dei colleghi, degli ex colleghi.
Mi piace il suo modo arguto con cui si espone, si vede che è uno che ha le idee ben chiare...beato lui.
Inizialmente ho pensato che fosse uno di quelli dalla personalità 'disturbata', considerato il fatto che scrive sempre in modo 'acido', che mi dà simpatici appellativi come 'deficiente' o 'sciocchina' e che cerca di provocarmi con dei leggeri insulti, ma poi ho capito:
-che trova interessante o divertente leggere i miei post
-che mi ha preso in simpatia o che vuole fare del 'volontariato', cercando di raddrizzare la mia testa matta...
-che non gli sono indifferente o che addirittura che mi vuole bene
Insomma, da quando ho aperto questo blog è quello che ha inserito più commenti ed è stato più presente!!

Insomma, caro il mio Delafluente, sei un personaggio!
Mi raccomando: continua a scrivermi e darmi consigli di vita, non centellinarli mai e non risparmiarti. Sei forte!
Metti buon umore e sei divertente!
Grazie

Baci Baci

venerdì 27 luglio 2007

HELP!!!

Panico, panico a ancora panico!!!

A 3 settimane dalla partenza per le vacanze non ho ancora trovato un posto dove lasciare le mie due bestiacce!!!

Ho vagliato diverse opzioni:

  • aiuto di amici, genitori, parenti: NESSUNO, tutti in ferie o non disposti a venire a casa mia a dargli da mangiare e pulirgli la lettiera una volta al giorno
  • pensioni per animali: cifre da capogiro (dalle 18 alle 30 euro al giorno). Oggi sono andata a vederne una: non male come pulizia ed ombra ma, spazi ridotti nelle gabbie e un caldo infernale, senza parlare del fatto che ho visto gatti tristissimi, sconvolti dall'abbaiare dei cani (chi fa pensione per gatti, lo fa anche per cani...) ed estirpati dal loro ambiente
  • catsitter: preso in considerazione da oggi ho già avuto la prima delusione....sono già tutti impegnati ..

Che faccio, che faccio!!!????
Più passano i giorni più si riducono le possibilità, già scarse...

giovedì 26 luglio 2007

Riflessioni

Angelo Branduardi 'Vanità di vanità'

Vai cercando qua, vai cercando là,
ma quando la morte ti coglierà
che ti resterà delle tue voglie?
Vanità di vanità.

Sei felice, sei, dei pensieri tuoi,
godendo solo d'argento e d'oro,
alla fine che ti resterà?
Vanità di vanità.




Vai cercando qua, vai cercando là,

seguendo sempre felicità,
sano, allegro e senza affanni...
Vanità di vanità.

Se ora guardi allo specchio il tuo volto sereno
non immagini certo quel che un giorno sarà della tua vanità.

Tutto vanità, solo vanità,
vivete con gioia e semplicità,
state buoni se potete...
tutto il resto è vanità.


Tutto vanità, solo vanità,
lodate il Signore con umiltà,
a lui date tutto l'amore,

nulla più vi mancherà.



martedì 24 luglio 2007

Sfiga


Oggi ho messo ancora a dura prova me stessa e la nuvoletta di Fantozzi che mi porto sempre dietro.

Ore 8.15: stavo messaggiando bella tranquilla con il cellulare mentre guidavo... ad un certo punto sento: nino ninoo ninooo (sirena).
'Cavolo, un ambulanza' mi dico. Mi giro per vedere da dove arriva..
Macchè ambulanza, è una pattuglia dei carabinieri che mi ha beccato in flagrante....(non bastava mi avessero già beccato mesi fa quando superavo una coda in corsia di emergenza...).
Uno dei due tizi si limita ad ammonirmi agitando il dito: 'no, no, non si fa!!' e poi vanno avanti
Con un sorriso imbarazzato annuisco e nascondo il cellulare in mezzo alle gambe...
Non ci posso credere: Sono stata graziata!!!! Ma che figura di merda....
Si si ok, non si fa, sono 5 punti della patente etc etc ma cavolo: 5 macchine su 10 hanno in mano il cellulare e stanno facendo la stessa cosa...ora perché, io, che non sono nemmeno una che senza il cellulare non può vivere, devo essere così 'fortunata'??!!)

Ore 15.45: sono seduta sul lettino del simpatico F. (il marito dentista di una cara ragazza), con la bocca aperta per mostrare il 'campo di battaglia' della mia dentatura... e dare una risposta al mal di denti che da 15 giorni non mi fa dormire la notte e mi manda fuori di testa di giorno...
Il responso è terribile:
-4 denti del giudizio da togliere (di cui uno possibilmente nei prossimi 15 giorni....domanda: come farò in Uzbekistan a masticare la carne di agnello??)
-3 carie
-un glaucoma addormentato...
A parte il discorso 'portafoglio' che in questo stato di sofferenza fisica è l'ultima delle preoccupazioni, la mia domanda è: dopo quanti Aulin mi si perforerà la mucosa gastrica???